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Stella della Povertà

Spunti di riflessione dal libro di Madre Liliana del Paradiso, "Il grido del terzo millennio, Purezza Purezza".

 

 

Papa Francesco nel Messaggio per la 48° giornata mondiale per le comunicazioni sociali, che si celebrerà il prossimo 1 di Giugno,  ci ha ricordato che “Oggi viviamo in un mondo che sta diventando sempre più piccolo e dove, quindi, sembrerebbe essere facile

farsi prossimi gli uni agli altri. Gli sviluppi dei trasporti e delle tecnologie di comunicazione ci stanno avvicinando, connettendoci sempre di più, e la globalizzazione ci fa interdipendenti. Tuttavia all’interno dell’umanità permangono divisioni a volte molto marcate.

A livello globale vediamo la scandalosa distanza tra il lusso dei più ricchi e la miseria dei più poveri. Spesso basta andare in giro per le strade di una città per vedere il contrasto tra la gente che vive sui marciapiedi e le luci sfavillanti dei negozi.

Questo è lo  ”spread del benessere”, così come Benedetto XVI chiamò  le crescenti differenze tra pochi, sempre più ricchi, e molti, irrimediabilmente più poveri”,

(http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/vaticano-vatican-diplomazia-diplomacy-diplomacia-21140/)

 

Madre Liliana del Paradiso, nella Stella della Povertà, così lo descrive:

“Si nota sempre più il distacco, la differenza tra i grandi Stati capitalistici, ricchi, potenti, e i giovani popoli che si affacciano alla storia, alla vita. E il grido dei poveri, l’ansia degli oppressi, il gemito dei diseredati, le lacrime di coloro che soffrono,

restano per molti, ancora, un doloroso appello senza risposta.”  (M.L.)

 

Madre Liliana, dopo aver descritto questo drammatico divario tra ricchi e poveri si pone una domanda che ci lascia senza parole:


"Ebbene, cosa dire agli uomini di oggi in favore della povertà? Come farla amare?”  
(M.L.)

 


Di fatto dopo la descrizione,  così realista,  dello “spread del benessere” tutto ci saremmo aspettati, tranne un invito ad … amare la povertà.  Vediamo come continua Madre Liliana:


"Un quadro unico al mondo e quanto mai suggestivo si presenta i nostri occhi, balza fuori dalla storia dei millenni e ci attrae con la potenza del suo fascino e della su semplicità: in una grotta, a Betlem, nel silenzio della notte, il vagito di un Bimbo e

l’estasi gioiosa di Sua Madre!

Il Padrone dell’Universo, il Salvatore del mondo, viene sulla terra, in mezzo a noi, nella più cruda povertà, nella miseria più autentica. Il Suo regno, il Suo dominio, la Sua casa è la povertà, una povertà umiliante, abietta, che L’accompagnerà fin sul

Calvario.

Quale contrasto! Ciò che noi tanto amiamo, ciò che riempie di gioia il nostro cuore e i nostri sensi, quei beni da noi tanto stimati e ricercati, non accolgono sulla terra il Re del creato.

Due assi di legno, un po’ di paglia e il freddo di una mangiatoia: l’unica ricchezza del Figlio di Dio e della Madre sua amorosa.

Nessuna creatura sulla terra è stata ripiena dell’abbondanza di beni soprannaturali, quanto la Mamma Celeste, e nessuna creatura visse più povera di Lei. Una povertà nascosta, umile, silenziosa, circondò la Regina del Paradiso lungo il corso della sua

vita; nessun bene terreno addolcì, anche per poco, la sua squallida esistenza; povera fra i poveri, fece della povertà la sua ricchezza, il suo amore, la sua gloria.” (M.L.)

 


Nel prossimo testo Madre Liliana ci fa capire l’essenza della vera povertà:

"O Sovrana del Paradiso e Regina del mio cuore, non tanto la povertà esterna fece di Te la prediletta di Dio, fu soprattutto quella interna, lo spogliamento totale di tutta Te stessa che Ti associò all’opera redentrice di Cristo... “ (M.L.)

 Infine, le seguenti parole ci fanno capire il “perché” del valore inestimabile della povertà:

"Fosti la Povera per eccellenza, perché pur essendo Madre di Dio, Ti stimasti sempre nulla, contando sempre in Colui che poteva saziare la Tua indigenza, perché Pienezza dell’Essere.

Povertà di spirito, eroica, la Tua; povertà senza riserve, illimitata, gioiosa, liliale, perché ripiena unicamente del Tuo Gesù.” (M.L.)

 


A questo punto l’invocazione alla Bianca Regina dei Gigli perché intervenga nel mondo procurando quel cambiamento di cui esso ha bisogno:

"Di un radicale rinnovamento ha bisogno il mondo, di un mutamento di idee, di atteggiamenti, di sistemi di vita, e questo solo Tu, o Regina del mondo, puoi attuarlo.” (M.L.)

 


In che modo la Mamma Celeste opera questo cambiamento? Qui ritorniamo all’essenza della missione che l’eterno Padre le ha affidato da sempre …

O Bianca Regina dei Gigli, "Riporta alla nostra umanità Cristo, il Grande rivoluzionario che, col Vangelo, senza alcuna politica e filantropia, ma solo con la forza dell’amore ha rinnovato la faccia della terra.

Riporta Cristo nella nostra società gaudente, mostrandole il vero volto di Colui che da Betlem al Golgota fu l’incarnazione perfetta della povertà.

Riporta Cristo alla gioventù moderna, perché senta il fascino, l’attrattiva della Sua sequela e, disprezzando i beni caduchi di questa terra, si slanci sulle vette della perfezione, ricalcando le Sue orme di povertà volontaria.

Riporta Cristo nel cuore dei potenti, dei sapienti, dei saggi di questo mondo, perché sappiano scoprire l’essenza della povertà evangelica, che non è privazione, bensì amore alla privazione, smascherando ogni convenienza sociale, ogni fanatismo di

razza, abbattendo orgoglio  e presunzione, operando nella giustizia, nell’uguaglianza e nella pace.” (M.L.)

 

Cari Amici La Regina dei Gigli ci invita, in questo mese, di Febbraio a cercare di vivere questa virtù che ci permetterà di ottenere la vera ricchezza: Dio!

 

P.Elia del M.C. – C.R.G.

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