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Il bivio nella vita: Seguire l’io o Dio?

 

 

Il santo Padre, Benedetto XVI, nella catechesi del 13 febbraio scorso commentando il Vangelo delle tentazioni di Gesù nel deserto, proclamato il 17 febbraio, prima domenica di Quaresima, si è domandato: Qual è il nocciolo delle tre tentazioni che subisce Gesù?” e ha risposto che fondamentalmente è “mettere se stessi al posto di Dio.  Ognuno dovrebbe chiedersi allora: che posto ha Dio nella mia vita? E’ Lui il Signore o sono io?”.  

 

Io sono il Signore tuo Dio!

Invitando, poi, tutti alla conversione ha aggiunto che bisogna “Superare la tentazione di sottomettere Dio a sé e ai propri interessi o di metterlo in un angolo e convertirsi al giusto ordine di priorità, dare a Dio il primo posto, è un cammino che ogni cristiano deve percorrere sempre di nuovo. “Convertirsi”, un invito che ascolteremo molte volte in Quaresima, significa seguire Gesù in modo che il suo Vangelo sia guida concreta della vita; significa lasciare che Dio ci trasformi, smettere di pensare che siamo noi gli unici costruttori della nostra esistenza; significa riconoscere che siamo creature, che dipendiamo da Dio, dal suo amore, e soltanto «perdendo» la nostra vita in Lui possiamo guadagnarla.”

Ha poi notato che Oggi non si può più essere cristiani come semplice conseguenza del fatto di vivere in una società che ha radici cristiane: anche chi nasce da una famiglia cristiana ed è educato religiosamente deve, ogni giorno, rinnovare la scelta di essere cristiano, cioè dare a Dio il primo posto, di fronte alle tentazioni che una cultura secolarizzata gli propone di continuo, di fronte al giudizio critico di molti contemporanei.”

 

Resistere alle tentazioni

Riguardo alle tentazioni che la cultura contemporanea pone a noi cristiani il Santo Padre ha detto che  “sono tante, e toccano la vita personale e sociale. Non è facile essere fedeli al matrimonio cristiano, praticare la misericordia nella vita quotidiana, lasciare spazio alla preghiera e al silenzio interiore; non è facile opporsi pubblicamente a scelte che molti considerano ovvie, quali l’aborto in caso di gravidanza indesiderata, l’eutanasia in caso di malattie gravi, o la selezione degli embrioni per prevenire malattie ereditarie.” 

Tra le scelte che la cultura contemporanea cerca di far considerare ovvie c’e la ridefinizione della famiglia e del matrimonio. Più volte il Santo Padre è intervenuto in difesa della famiglia così come è stata voluta da Dio, fondata, cioè,  sul matrimonio tra un uomo e una donna.

 

la bellezza della natura voluta dal Creatore

L’ultimo intervento, in ordine di tempo,  c’è stato Il 19 Gennaio 2013, in occasione dell'udienza concessa ai partecipanti alla plenaria del Pontificio Consiglio "Cor Unum". In quell’occasione Benedetto XVI ha, tra l’altro, detto:

"La visione cristiana dell'uomo infatti è un grande sì alla dignità della persona chiamata all'intima comunione con Dio, una comunione filiale, umile e fiduciosa. L'essere umano non è né individuo a sé stante né elemento anonimo della collettività, bensì persona singolare e irrepetibile, intrinsecamente ordinata alla relazione e alla socialità. Perciò la Chiesa ribadisce il suo grande sì alla dignità e alla bellezza del matrimonio come espressione di fedele e feconda alleanza tra uomo e donna, e il no a filosofie come quella del gender si motiva per il fatto che la reciprocità tra maschile e femminile è espressione della bellezza della natura voluta dal Creatore."

(http://www.news.va/it/news/benedetto-xvi-a-cor-unum-dalla-chiesa-grande-si-al)

 

Il Messaggio di Purezza della Bianca Regina dei Gigli

Madre Liliana del Paradiso invitandoci a guardare a Maria, la Bianca Regina dei Gigli,  e ad accogliere il suo messaggio di purezza, vuole proprio farci comprendere come,  solo mettendo Dio al primo posto nella nostra esistenza e accogliendo  il suo progetto d’amore di noi, come ha fatto la Mamma Celeste,  la nostra vita diventa quel “capolavoro” pensato da Dio da tutta l’eternità. Così scrive:

“Nella nostra società, sempre più condizionata dal benessere, dal consumismo, dall’egoismo, che rende il cuore dell’uomo una selva di schiavitù, oscurando la sua originaria, limpida trasparenza, per cui non riesce più a “vedere” e a “sentire” Dio, il messaggio della purezza è sconvolgente, è inquietante. E’ un richiamo forte al ritorno alla Sorgente; è luce abbagliante che mette a nudo la menzogna e ristabilisce l’armonia nel creato e nell’uomo; è invito a fare spazio a Dio nel cuore dell’uomo, affinché lo sviluppo dell’uomo e della società sia a beneficio dell’uomo medesimo” (Madre Liliana del Paradiso, Un segno di Sfida, p. 11)

P. Elia del M.C. – C.R.G.

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