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Fede, Festa e ... Follia!

Serva di Dio,

Suor Teresina di Gesù Obbediente della Compagnia della Regina dei Gigli al Servizio della Chiesa

 

 

 

Le corse, le ciliegie e i fiori

Teresina, penultima di otto figli, nasce a Polla, un paesino in provincia di Salerno, il 14 Giugno del 1907, da Antonio Calvino a Mariantonia del Bagno. Cresce piena di vita immersa nella limpidezza dell’amore dei suoi genitori. Da piccola le cose che le piacciono fare di più sono: le corse nei prati; andare sempre più in alto con l’altalena “fino a toccare il cielo”;  cogliere ciliegie dagli alberi e  … portare fiori a Gesù. Non riesce a capire perché Gesù, pur avendo tanti amici, non h nessuno che gli porti dei fiori come segno di amore.

 

Mamma, Gesù mi chiama.

L’esperienza dell’Amore di Dio che “passa” attraverso la trasparenza dell’amore dei suoi genitori, apre gli occhi di Teresina sul misterioso mondo dell’invisibile Dio che riempie la vita di ogni giorno. Sarà la Mamma Mariantonia a orientare lo sguardo pieno di stupore della sua piccola verso la presenza misteriosa di Gesù nel Pane Eucaristico.

Un giorno, durante la celebrazione della Santa messa, Mariantonia si alza e si avvicina all’altare per ricevere la Santa Comunione. Teresina fa per seguirla all’altare e all’invito della Mamma a restare buona nel banco – era ancora troppo piccola per fare la santa Comunione – ella risponde: “Non posso Mamma, Gesù mi chiama. Dall’Ostia mi ha fatto segno con la mano”.

Forse si è confusa con la mano del sacerdote. Mariantonia però non riuscirà a dimenticare quell’episodio …

 

La fede viva …

Quell’episodio riassume, in qualche modo, l’intera vita di Teresina. Nel suo cuore, fin da piccola, Dio le libera un amore così puro che le permetterà di sviluppare una fede così grande da vedere, in qualche modo, Dio. Infatti noi crediamo che attraverso  piccoli o grandi segni il Signore si fa presente nella vita quotidiana. Teresina, proprio per la sua fede pura, in tutta la sua vita si schiererà sempre dalla parte di Dio!

La terza domenica di Maggio del 1915, mentre nel cuore del mondo esplode l’odio degli uomini che si affrontano nel primo grande conflitto mondiale, nel cuore di Teresina esplode l’amore di Dio che le viene incontro nello stupendo “Segno” del Suo Figlio fatto Pane. In questo incontro tanto atteso, Teresina così promette: “Mio caro fratellino Gesù, voglio stringerti forte al mio cuore per non farti più scappare. Voglio farmi santa per stare più vicina a Te in Paradiso”

 

… che fa vedere l’Invisibile!

Gli anni passano e Teresina sente crescere dentro di sé un amore sempre più grande per la vita. La gioia, lo stupore, la solidarietà, sono sentimenti che sgorgano come un fiume, dal più profondo del suo essere. Il motivo, Teresina se ne convince sempre più, è Gesù!

Dal suo cuore erompe un amore sempre più grande per la vita perché essa è il “luogo” dell’incontro con Dio. Avverte la sua affascinante presenza in tutto l’universo. Si sente immersa nella purezza di quell’Amore che ha fatto uscire il Padre “fuori di Sé” fino a donarci tutto nel Figlio, fino a donarsi tutto nel Figlio.

Solo così si spiega l’affermazione fatta tempo dopo, con la quale Teresina rivela che darsi interamente a Dio, è stato il suo ideale fin da bambina. Così dice alle sue amiche all’età di 14 anni: “Sono figlia di Maria, il mio Sposo è solo Gesù!”

 

Eboli, Monastero delle Benedettine, 16 Ottobre 1924

Teresina è finalmente “solitaria in questa cara cella”.

Il suo sogno di sempre si è realizzato. Il Monastero, oasi di pace e di preghiera, l’affascinava. Teresina adesso è lì, diciassettenne innamorata del suo Gesù! Gli ripete sempre il suo amore, glielo scrive perfino sul vecchio tavolo del refettorio: Gesù ti amo!

Teresina è raggiante. Sorride al verde dei viali, sorride alla cella, sorride al lavoro umile e faticoso, sorride al silenzio, sorride alla vita.

Resta solo tre anni a Eboli, dopo essere andata via ed essere ritornata per ben tre volte. Il motivo umano è il verdetto del medico: la sua salute cagionevole incompatibile con la vita nel Monastero. Il motivo vero è che Gesù l’aspetta a Gravina di Puglia, nella casa Madre delle Missionarie del Sacro Costato, anche  se Teresina ancora non lo sa…

Novembre 1929.

In una delle sue visite alle Benedettine di Eboli, Teresina conosce le Missionarie del Sacro Costato. Accetta subito l’invito a seguirle nel loro Istituto. Così scrive ad una sua amica, riferendo questo episodio: “Come si fa sentire la voce del Signore in certe circostanze e non si può fare a meno di corrispondere, lasciando tutto e tutti, seguendolo alla cieca! Questa è la vera via di fede e d’abbandono alla divina Provvidenza!”

Le Superiore si accorgono subito della “vita” che sgorga da Suor Teresina, dell’entusiasmo che la possiede e, già da novizia, le affidano il compito di Maestra delle novizie. Con il suo entusiasmo, Teresina trasforma il noviziato in un “Paradiso in terra”…

 

La Festa dell’incontro …

Il 19 Settembre 1932, Suor Teresina di G.O. incontra per la prima volta Liliana del Paradiso, che sarà sua novizia prima e  … sua Maestra dopo. E’ questo l’incontro che decide definitivamente della sua vita. Suor Teresina non avrebbe mai immaginato che la nuova arrivata, proprio lei, fosse il “luogo” scelto da Gesù per incontrarla e rivelarle, in modo determinante, la bellezza e la purezza inaudita del Suo Amore.

 

… Che fa sorridere alla vita

L’esperienza, di questi anni si imprime profondamente nel cuore della giovane Maestra. La rivelazione dello sconfinato amore di Gesù per lei, attraverso la persona di quest’umile sua novizia, inonda il suo animo di una profondissima e purissima gioia, di un’intensità mai prima sperimentata. Alla luce di quest’incontro, ella rivede tutta la sua vita passata e non può non gridare il suo grazie a Gesù. L’incredibile amore d Gesù, che sceglie le vie più ardue, le più folli pur di incontrarsi con i “suoi”. Teresina sente, come una certezza incrollabile, che Gesù l’ha voluta per quel momento, per quell’incontro. Tutta la sua vita d’amore con Lui acquista senso a partire dall’incontro con Liliana e, da qui, si libera verso un orizzonte nuovo, splendido, luminoso … La Volontà di Dio si manifesta “chiara e imperiosa”: Gesù la chiama a seguire la sua novizia per l’inizio di una Sua nuova Opera: La Compagnia della Regina dei Gigli!

 

La “follia” dell’amore …

“L’amore è il mio programma, anelo di giungere presto alla cima dell’amore.”

Questo è il programma di Suor Teresina che lascia intravedere qualcosa della sua sconvolgente esperienza di Dio. La purezza dell’amore di Dio che lo “spinge” a mandare il Suo Figlio in mezzo a noi e a manifestare nella “follia della croce” la sua “debolezza” per noi, la riempiva di stupore e di adorazione. E davanti a Gesù Eucaristia, che perpetua e concretizza in ogni tempo e in ogni luogo questo amore, Teresina s’incendia …

“Giungere presto alla cima dell’amore”. Questo è il suo programma, ma giungere presto alla cima dell’amore significa giungere presto alla cima del calvario … Purezza d’amore, infatti, è amore che si dona, amore che s’immola. Così scrive nel suo “atto di offerta” fatto all’età di 15 anni e consegnato nelle mani del suo Confessore: “Voglio essere una sola cosa con Te, voglio vivere la Tua vita nel Tabernacolo, nello stato di umiliazione e di vittima. E non potendo fare ora fare molto, Ti offro i piccoli sacrifici quotidiani.”

Negli anni che trascorrerà con Madre Liliana, davvero Teresina darà la scalata alle vette innevate dell’amore e della purezza, testimoniando così la potenza di quest’amore che Dio le aveva liberato nel cuore.

 

… Che fa scommettere per l’impossibile!

Degne figlie di Abramo, nostro Padre nella fede, le due “nomadi d’amore” escono dalla loro terra senza conoscere il luogo dove andare. Solo la purezza del cuore permette loro di “vedere Dio” in ogni avvenimento e superare così tutte le avversità, le persecuzioni, le incomprensioni di cui è pieno il loro quotidiano.

Venosa, Polla, Baronissi, Pagani, Nocera Inferiore, le tappe de loro cammino. Vanno in cerca della “terra promessa” dove crescere e moltiplicarsi come le stelle del cielo e la sabbia del mare. Tappe privilegiate dove la vita dilaga intorno a loro …

Eccole giungere a Napoli; si stabiliscono in un appartamentino ai “Gradini Cinesi”, n°7 alla Sanità, uno dei quartieri più poveri della Città.  e I poveri  le comprendono, accorrono verso di loro a frotte, specialmente le giovani  sulle quali Teresina  esercita un fascino incredibile. La limpidezza del suo amore disinteressato riesce a liberare le energie di vita racchiuse nel loro cuore. Questa vitalità, questo entusiasmo suscitano le simpatie di tanti, il Parroco Gambardella della Chiesa di S. Severo le prende sotto la sua protezione.

Ospedale Elena D’Aosta, 4 Dicembre 1937. Una delle tante cartelle cliniche:

Diagnosi: Broncoalveolite

Nome:     Teresa Calvino

Età:          30 anni

Suor Teresina è stata costretta ad entrare in Ospedale e qui il male che da tempo andava minando i suoi polmoni acquista un nome. E’ la prova della fede!

Teresina così si esprime in un momento di profonda intimità con Gesù: “E la mia vita si spegnerà come una lampada senza aver fatto nulla? E la Tua Volontà così “chiara e imperiosa” manifestatasi anni addietro, è stata una cosa passeggera? No, ancora oggi sento che Tu lo vuoi … ne sono sicura, e ti supplico di illuminare la via oscura, di diradare le tenebre. Sono contente di credere alle tue parole divine e non vacilla la mia fede. Beati quelli che credono senza vedere!”

Ella ricorda che quando era ancora ragazza, nei primi fervori della sua vocazione, una signora aveva tentato di distoglierla, di scoraggiarla dicendole che tutte le suore muoiono di tisi. Allora aveva risposto, profeticamente: “Meglio, meglio, perché questa è la morte dei santi.”

Sono passati tanti anni, Oggi Suor Teresina comprende quello che Gesù le chiede e non indietreggia: per questa ora è venuta al mondo, per rendere testimonianza, perché il mondo conosca la purezza dell’amore con il quale ama il Padre Celeste.

Teresina resta all’Elena D’Aosta fino al 1 Maggio 1938

 

“Dal Cielo potrò fare di più che sulla terra.”

Teresina uscita dall’Ospedale raggiunge Madre Liliana che,  nel frattempo, ha trovato alloggio in un appartamentino nella Villa castaldo al Corso Sirena di Barra – Napoli - . Nel cuore delle persone che la conosceranno in questi anni si imprime in modo indelebile il suo sorriso. Sorride a tutti, sorride sempre, tutte le sofferenze nasconde con il sorriso. Così scrive nel suo diario: “Se potessi nascondere le mie sofferenze anche agli occhi di Dio, lo farei senz’altro … “

Il 20 febbraio 1940, suor Teresina parte per Polla, il medico le ha consigliato l’aria del suo paese. L’ultimo abbraccio, l’ultimo sguardo, l’ultimo sorriso sono per Madre Liliana: “Coraggio Liliana, dal cielo potrò fare di più che sulla terra.”

Il suo incontro “faccia a faccia” con l’Amore avviene il 5 Marzo 1940.

Ogni 5 Marzo la Compagnia della Regina dei Gigli ricorda la Festa di quell’incontro e si rallegra per la continua realizzazione di quella meravigliosa promessa: “Coraggio Liliana, dal cielo potrò fare di più che sulla terra.”

 

Padre Elia del M.C.

 

Il 9 Aprile 1984 è iniziato il Processo di Beatificazione, in Diocesi di Teggiano, ed ora prosegue presso la Congregazione delle cause dei santi, a Roma.

 

Si prega chiunque ottenesse grazie attribuite alla Serva di Dio, Suor Teresina di G. O. di inviare una dettagliata documentazione alla Postulazione della Causa: Padre Liliano Zaratti, Cofondatore della Compagnia della Regina dei Gigli. Tempio Regina dei Gigli, V.le Regina dei Gigli, 1/7 - San Giorgio a Cremano 80046 - Napoli

  

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