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L'ora di Gesù

 

 

 

l’ora del “passaggio”

Ci stiamo avvicinando alla Settimana Santa, la Settimana nella quale celebreremo la Festività annuale della Pasqua di Gesù. Un mistero, quello Pasquale, che San Giovanni chiama “L’ora di Gesù” :

“Prima della Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine” (Gv. 13,1)

Il Santo Padre Benedetto XVI nel commentare questo passo, nel suo libro su Gesù da poco pubblicato a pag. 65, ci spiega che l’essenziale di questa ora è delineata da Giovanni con due parole: è l’ora del “passaggio”; è l’ora “dell’amore sino alla fine” e la parola usata da Giovanni per esprimere questo amore è agape. Le due espressioni, ci dice il santo Padre, si spiegano a vicenda: “L’amore stesso è il processo del passaggio, della trasformazione apparentemente impossibile: l’uscire dalla barriera dell’individualità chiusa, che appunto è l’agape per irrompere nella sfera divina.

Quindi l’ora di Gesù è l’ora del grande “passo oltre”, della trasformazione e questa metamorfosi avviene tramite l’agape, l’amore fino alla fine.”

 

l’ora dell’amore “sino alla fine”

Un amore che porta Gesù a inginocchiarsi, nell’ultima Cena, davanti agli apostoli per lavare loro i piedi. Il santo Padre fa notare che in questo racconto la parola “puro” ricorre tre volte … “la lavanda dei piedi attuata da Gesù appare come la via di purificazione.”. In altre parole “il lavacro che ci purifica è l’amore di Gesù, l’amore che si spinge fino alla morte …”.  Questo amore di Gesù per noi fino alla fine ci attira nello stesso processo permettendo, difatti, agli uomini l’accesso alla medesima trasformazione e irruzione nella sfera divina.

 

La più grande mutazione

Infatti Benedetto XVI parlando di questa metamorfosi, la Resurrezione, nel discorso pronunziato al Convegno ecclesiale di Verona nel 2006, la descrive anche come la “più grande mutazione mai accaduta, il salto decisivo verso una dimensione  di vita profondamente nuova … che riguarda anzitutto Gesù di Nazareth, ma con Lui anche noi, tutta la famiglia umana, la storia e l’intero universo.”

 

Il grande “Segno” per l’umanità post-moderna

Madre Liliana vede nella Madre di Dio, la Bianca Regina dei Gigli, il grande Segno dato da Dio per questa umanità post-moderna tanto bisognosa di questo lavacro purificatore.  Lei, preredenta  da quello stesso Amore di Gesù  “sino alla fine”  (l’ insondabile mistero del’Immacolata Concezione)  perché doveva essere la sua madre, ci invita, come la più tenera delle mamme,  a non aver paura di immergerci in questo lavacro rigeneratore e purificatore. Così Madre Liliana invoca la Bianca Regina dei Gigli nella Stella “Vita d’Amore” (Il grido del terzo millennio: Purezza, Purezza, pag 57) :

“ O Bianca Regina dei Gigli, … Purificaci alla vera Sorgente dell’Amore perché solo se avremo un cuore puro e limpido possiamo accogliere in noi Gesù, vederLo nel nostro prossimo, riconoscerLo sotto l’ombra del dolore e della prova. Solo se vivremo d’amore, possiamo con Te, Regina dei Gigli e Regina d’amore, instaurare nelle anime e nel mondo il trionfo del Regno di Cristo”.

 

L’augurio di una santa Pasqua

Cari Amici, è questo l’augurio che vorrei fare a voi e a me stesso: Possa questo Amore purissimo di Gesù, per intercessione della Regina dei Gigli,  purificare sempre più il nostro cuore da ogni peccato perché anche in noi avvenga, un giorno,  questa profonda mutazione.  Ci dice San Giovanni nella sua prima lettera (3,1ss): “Carissimi noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando Egli si sarà manifestato, noi saremo simili a Lui,  perché lo vedremo così come Egli è.”

Carissimi Dio vi benedica sempre e auguri di una santa Pasqua!

 P. Elia del M.C

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