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Commenti alle Newsletter di Aprile - MaggioCARISSIMO PADRE
BRUNO,
Gentile padre! Ricevo la sua news-letter sul mio indirizzo d'ufficio e la leggo sempre con interesse. Le scrivo ora per "confidarle" la mia reazione al suo sacrosanto insistere sul sano rapporto giustizia - misericordia, in relazione a una mia recente lettura. Pochi giorni fa ho completato la lettura di "Mille splendidi soli" di Kaled Hosseini. Certamente è una storia molto forte e spinge alla riflessione. Un episodio non riesco a togliere dal mio cuore, però: durante il processo che subisce una delle protagoniste, Mariam, il giudice le dice (più o meno) che avrebbe voluto usare misericordia verso di lei, ma, essendo gravemente ammalato e praticamente in punto di morte, temeva che nel momento del suo giudizio personale Dio gli avrebbe detto con rimprovero: "Tu hai voluto essere misericordioso, ma la misericordia spetta a me, a te spettava fare giustizia" e lo avrebbe condannato - così lui condanna a morte Mariam. La mia reazione è stata: e se Dio facesse lo stesso ragionamento con me? Allora... Lui riserva a Sè la misericordia e a noi tocca invece essere rigorosi applicatori della giustizia? La mia risposta è stata: questo può valere per i Muslim, ma per noi Cristiani c'è qualcosa di molto diverso, perchè Gesù ci dice: "Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso" - ho tirato un sospiro di sollievo! Mi scusi per averla certamente stancato con questa lunga mail! Le auguro buon lavoro
sr Mnerina cmstgb
La lettura del brano è molto interessante! La tentazione di credersi migliori, per chi cerca di seguire Cristo, è sempre in agguato perchè siamo impregnati non solo dalla nostra umanità ma anche da ciò che ci fornisce la società che inevitabilmente ci condiziona. Io credo che l'unica via sicura è quella che ci propone continuamente la Madre Celeste e la vita di Gesù:"AMARE". Questa parola molto difficile da seguire è la VERITA' che ci da la forza di rimanere ancorati alla nostra fede. Aiutiamoci nella preghiera che unisce tutti nel cammino della salvezza! Grazie di cuore per il messaggio!
Roberta Silvaroli – Prefetture UTG di Campobasso
Caro Don Bruno ho letto con l'attenzione di sempre le due Newsletter e,come sempre, mi sono piaciute. Hai detto bene: il comportamento di Gesù ha sovvertito completamente l'ordine del bene e del male; il male non si vince con il male (il Taglione),ma con il bene (L'Amore). Inconsciamente Caifa ha avuto ragione: è stato meglio far morire un solo uomo che l'umanità intera... Complimenti e scrivimi ancora. Per me tu sei una benedizione di sapienza. Un caro ed affettuoso saluto nel Signore.
Ciao Paolo Panetta.
Con l'augurio di ogni bene e di operoso apostolato per i più bisognosi fratelli in vinculis detenti. Anche nel nostro incontro di qualche giorno fa a Regina Coeli di tutti i cappellani del Lazio si sono rinforzati i nostri desideri ed impegni di lavoro per i carcerati. Auguri a te e al tuo lavoro.
P. Piacentini Ernesto, cappellano di Regina Coeli (con il Padre Vittorio Trani, che ti saluta).
Grazie Don Bruno per la sua newsletter che
trovo sempre molto utile ed istruttiva.
"Voglio che sia fatta Giustizia" Questa è la frase che frequentemente diciamo quando ci viene fatto un torto! ma cosa significa "fare giustizia"? Per noi esseri umani sicuramente è un grido di vendetta un grido che ci spinge a desiderare per colui che ci ha fatto del male una sorte simile a quella che arbitrariamente ed ingiustamente ci ha inflitto! quindi mi viene da chiedermi cosa abbiamo noi di differente da chi ha inflitto il male se siamo capaci di credere che il provocare il dolore ci ripaghi del male subito ? penso dunque che tutti gli uomini sono capaci di fare del male perchè tutti gli uomini sono cattivi ( preoccupiamoci delle cose cattive che escono dal nostro cuore non delle contaminazioni esterne !) in quanto egoisti e nel momento in cui ci toccano l' IO succede il finimondo! Concordo col pensiero che Misericordia e Giustizia vanno a braccetto ma credo che si debba lavorare molto ognuno su se stesso affinche questo binomio fondamentale si concretizzi. Penso infatti che per tutti noi è molto difficile capire il concetto di Misericordia poichè quasi sempre non riusciamo ad essere misericordiosi nemmeno con noi stessi, figuriamoci con il prossimo! se solo ci rendessimo conto del male che quotidianamente per la nostra miseria umana infliggiamo ci penseremmo due volte a giudicare e punire! Quanta fatica svuotarsi di se e riempirsi d'amore ! Buona notte e che Dio ci protegga sempre :)
Imma di Maio
Salve Padre Bruno
Grazie P. Bruno, per tutto quello che mandi ; è un aiuto alla nostra pastorale, non solo carceraria. Io oltre ad essere cappellano del carcere, ho anche una parrocchia di circa 4.000 abitanti. Il carcere è nel territorio della Parrocchia e quindi gioco sempre .... in casa. Un caro saluto d. Giuseppe Cipollini
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