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Super-Eroi o Super-Egoisti?

Suggestioni (dis-) educative che ci vengono dai media

 

 

L’ Eroe, vero o un personaggio di fantasia che sia, è tale nella misura in cui incarna i valori, le qualità, le attitudini ritenute in alta considerazione dalla cultura – usanze, tradizioni, letteratura, conoscenze scientifiche, antiche e nuove tecnologie della comunicazione - di un popolo in un determinato periodo storico. Da questa premessa risulta abbastanza chiara la conseguenza che il “concetto” e la “natura” dell’eroe subiscono un’evoluzione nel corso della storia di un popolo e variano da popolo a popolo.

L'eroe, per quanto riguarda l’Occcidente impregnato di cristianesimo, nell'era moderna, era il protagonista di uno straordinario e generoso atto di coraggio, che comportava, o poteva comportare, il consapevole sacrificio di se stesso, allo scopo di proteggere il bene altrui o comune.

In una cultura come la nostra, post-moderna, caratterizzata dalla dittatura del relativismo, dal potere “fascinoso” della tecnologia e dal riemergere di un nuovo paganesimo; in questo mondo, in cui l’alleanza tra Mercati Finanziari, Marketing e Media ha, di fatto, disintegrato tutti i confini delle nazioni, asservendo i vari governi,  e trasformando il mondo in un immenso “Target” da conquistare e sfruttare; in questa cultura post-moderna che ha dato origine a una nuova antropologia, le cui caratteristiche principali sono: il primato del corpo sull’anima, dell’emozione sulla ragione, del presente sul passato e sul futuro, dell’individuo sulla società … era inevitabile che anche l’Eroe e il Supereroe subissero una mutazione senza precedenti.

E’ quello che afferma lo studio condotto dalla Dott.ssa Sharon Lamb, dell’Università del Massachusetts, sull’impatto dei Supereroi del fantasy sugli adolescenti maschi, presentato alla Convention of the American psycological Association. (12-15 Agosto 2010)

 

Ironmen

Un supereroe era un personaggio dei fumetti, libri, cartoni animati o film,  che si caratterizzava per le sue doti di coraggio e nobiltà e che, generalmente,  aveva abilità straordinarie rispetto a quelle degli esseri umani normali, oltre a possedere un nome e un costume pittoreschi. I supereroi trascorrevano la maggior parte del loro tempo combattendo contro mostri, disastri naturali e supercriminali. Secondo la Dott.ssa Lamb, i supereroi di oggi sono molto diversi da quelli di 70 anni fa. Sono aggrressivi ed egoisti, come nel caso di Volverine della saga degli Xmen, e non hanno nessuna intenzione di mettere la propria forza a servizio dei bisognosi. Quando fanno del bene a qualcuno, lo fanno per sbaglio. Si trovano,  sempre per sbaglio,  coinvolti in intrighi internazionali, e il loro obiettivo non è la salvezza dell’umanità ma la propria pelle. Quando non sono nella veste di Supereroi, questi uomini, come Ironman, (secondo me un vero esempio di modello di eroe post-moderno)   sono ricchissimi, per cui non hanno bisogno di lavorare, sono immersi e vivono a loro agio in ambienti ad alta tecnologia, sfruttano le donne, sono vanitosi e capricciosi come i bambini,  ed esprimono la loro mascolinità con armi super potenti. Il problema, secondo la Dott.ssa Lamb, è l’influenza negativa che hanno sulle nuove generazioni. I Supereroi del passsato lottavano i criminali, ma erano eroi dai quali i ragazzi potevano imparare e, in qualche modo, imitare, perché quando non in veste da super eroi erano persone reali, con reali problemi e molte debolezze.

Sempre secondo la Dott.ssa Lamb,  i fautori del Marketing approfittano della necessità dei ragazzi di forgiare la loro identità nell’adolescenza e vendono loro una versione ridotta della mascolinità.  Essi possono diventare o dei vincenti o degli scansafatiche  ( quelli che non ci provano mai, per salvare la faccia). Nei media i super eroi e gli scansafatiche sono le uniche opzioni che i ragazzi hanno. E’ come se venisse detto loro: “Se non potete essere dei supereroi, potete sempre essere degli scansafatiche. Gli scansafatiche sono divertenti, ma essi non sono i modelli che i ragazzi vorrebbero seguire. Agli scansafatiche non piace andare a scuola e si sottraggono a ogni responsabilità. Inoltre la dott. Lamb aggiunge che gli originari supereroi come Superman, che era un giornalista nella vita quotidiana, e Lanterna verde, che era un ingegnere ferroviario, furono inventati per combattere per la giustizia sociale ed ebbero un influsso grande nel combattere il sorgere del Fascismo.  Mentre le nuove generazioni di Super eroi pensano solo a loro stessi…

 

Gli Eroi cristiani: I Santi

Gesù Cristo, il Figlio di Dio,  con il suo avvento in questo mondo, ma soprattutto con il suo mistero di morte e resurrezione ha realizzato, come afferma il Santo Padre, Benedetto XVI “la più grande mutazione… che nella storia della vita e dei suoi sviluppi mai si sia avuta.” (Omelia pronunciata durante la Solenne Veglia Pasquale del 16 Aprile 2006) La Resurrezione di Gesù è stata, sempre secondo Benedetto XVI, “L’evasione verso un genere di vita totalmente nuovo, verso una vita non più soggetta alla legge del morire e del divenire, ma posta al di là di ciò – una vita che ha inaugurato una nuova dimensione dell’essere uomini. Per questo la Resurrezione di Gesù…è una sorta di mutazione decisiva, un salto di qualità.” (Joseph Ratzinger, Gesù di Nazareth, II Vol.  pag 272  - LEV 2011)

Per cui quando noi cristiani pensiamo agli eroi ci vengono, immediatamente, in mente i santi! Coloro, cioè,  che hanno imitato lo stile e le virtù di Gesù, l’Uomo perfetto. I cristiani sono rivestiti di (vero) potere dall’alto e come Gesù, arrivano ai confini di ogni umana perfezione. Così, infatti, recita il Concilio Vaticano II : “Chi segue Cristo, l’uomo perfetto, diventa anche lui più uomo”.  ( G.S. 22). I santi davvero si mettono al servizio di Dio e dell’umanità. Infatti, al di là dei fatti prodigiosi di cui si sono fatti artefici i santi, il vero potere che i cristiani ricevono da Dio, ricordiamolo,  è il potere di “amare fino alla fine”,  e “passare”, come il Figlio di Dio, ad una nuova, superiore condizione dell’essere. La Risurrezzione, la Vita Eterna!

Non abbandoniamo le nuove generazioni in balia di queste finzioni mediatiche che vorrebbero prendere il posto della stupenda realtà di un Dio che chiama tutti gli uomini a compiere un salto di qualità che li porterà a vivere come Dio, come figli di Dio.

 

P. Elia del M.C.

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