...Non C'era posto per loro...(Lc. 2,7)
L’atmosfera natalizia ci circonda: gli addobbi, i presepi, l’albero colorato. Le luci che illuminno le nostre città, dovrebbero essere – per noi cristiani - un “ segno” della Luce vera che viene nel mondo per illuminare ogni uomo (cfr. Gv. 1,9)
Una luce che le tenebre, fin dal suo sorgere, hanno cercato di soffocare! (cfr. Gv. 1,5; Mt. 2,13 ss.)
Una Luce che dava “fastidio” a coloro che si erano abituati a vivere nelle tenebre, e per la quale non ci doveva essere posto. (Lc. 2,7)
La "Luce" che un giorno dirà: “Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra… Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna”. (Mt. 25, 31 ss.)
Oggi è una moltitudine immensa questa umanità nella quale la Luce “vive” e per la quale non c’è posto…
- Non c’è posto per…5 milioni di bambini che ogni anno nel mondo muoiono per fame; ( le espressioni di Gesù riguardo a coloro che scandalizzano i bambini fanno tremare i polsi: mettere la pietra da macina al collo e gettare in mare, immaginiamoci per chi procura loro, direttamente o indirettamente, la morte.
- Non c’è posto per…milioni di bambini uccisi ancor prima di nascere;
- Non c’è posto per…un miliardo di persone che nel mondo sono costrette a vivere con un dollaro al giorno;
- Non c’è posto per…centinaia di migliaia di “forestieri” che emigrano nella speranza di un “futuro migliore” e che nel “migliore dei casi” andranno a popolare le famigerate “periferie” urbane delle grandi città fino a quando il “bagliore” delle loro disperate condizioni di vita non sia visto dal chi dovrebbe vedere e non vede.
Non c'è "spazio" nelle Carceri Italiane
Venerdì 2 Dicembre ho avuto la possibilità di partecipare alla sessione mattutina del 38° Convegno Nazionale SEAC che si è tenuto a Roma dal 1° al 3 dicembre 2005. Il tema del Convegno: “1975-2005: La società Italiana e la riforma dell’ordinamento penitenziario. Trent’anni di luci e di ombre. Quale futuro?” (tra i relatori personaggi del calibro del Presidente della “Fondazione Michelacci” di Fiesole ed ex Direttore del D.A.P., dott. Alessandro Margara, l’ordinario di diritto penale, all’università di Piacenza, Prof. Luciano Eusebi, il Provveditore della Regione Lombardia, dott. Luigi Pagano, la Direttrice del carcere di Milano Bollate, Dott. Lucia Castellano, il presidente del tribunale di Sorveglianza di Bologna, dott. Giampiero Costa, e tanti altri ancora.
Tra le tante cose dette dai relatori una considerazione mi ha colpito in modo particolare: Con la riforma e le varie direttive correttive seguite, (i.e. la legge Gozzini sulle pene alternative) il carcere sarebbe dovuto diventare “estrema ratio”, e avrebbe dovuto perseguire l’obiettivo della “riabilitazione” del detenuto. Secondo il legislatore i detenuti in regime di esecuzione penale esterna avrebbero dovuto aumentare mentre quelli in regime di esecuzione penale all’interno del carcere diminuire.
Cosa è successo in trent’anni?
I dati attuali sono che circa trentamila detenuti sono in esecuzione penale esterna, ma i detenuti negli Istituti penali Italiani sono aumentati a dismisura attualmente sono circa 61.000 a fronte di una capienza di circa 42.000. Coloro che sono in regime di pena sospesa sono 80.000.
Che cosa non ha funzionato?
La risposta è stata corale: l’esistenza di due leggi criminogene che da sole portano in carcere i due terzi degli attuali detenuti: La legge sull’immigrazione e la legge sulla tossicodipendenza. Per questo il dott. Luigi Pagano ha ribadito la sua opinione che il carcere ha fallito il suo obiettivo sia per quanto riguarda la prevenzione generale, sia per la prevenzione speciale. Tutti i relatori hanno indicato tre vie per la soluzione difficile, se non drammatica, nella quale versa il sistema carcerario italiano: a) riforma del codice penale; b) rivedere la legge sulla tossico-dipendenza; c) rivedere la legge sull’Immigrazione; ( la mancanza di un pezzo di carta, il premesso di soggiorno, non può essere considerato un crimine, tenendo conto che lo “stato di clandestinità” è l’anticamera dell’illegalità, così si è espresso il dott. Luigi Nieri, Assessore al bilancio della Regione Lazio.
E l’incubo della cosiddetta legge ex Cirielli appena approvata dal Parlamento Italiano?
"Il Collasso"del Sistema Carcerario Italiano
Subito dopo l’approvazione della legge c’è stato il grido di allarme del Ministro della Giustizia Castelli:
"Una stima prudenziale sugli effetti a medio termine della Cirielli, dimostra che potrebbero essere alcune migliaia i detenuti in più che andranno ad affollare le carceri", ha spiegato Castelli precisando poi che "una stima precisa non è possibile perché non siamo in grado di prevedere quanti detenuti torneranno a delinquere, ma la stima è nell'ordine delle migliaia". "Sono mesi - ha poi aggiunto il ministro - che sto chiedendo risorse finanziarie senza ottenere risultati, se continua così non mi assumo responsabilità per quanto potrà accadere".
Mentre invece l’Associazione Antigone in un comunicato all’Ansa ha così affermato:
ANSA) - ROMA, 29 nov - Con l'approvazione della ex Cirielli ''in un anno nelle carceri italiane ci saranno 20 mila detenuti in piu'''. A sottolinearlo e' l'associazione 'Antigone', che si batte per i diritti in carcere, e che giudica il provvedimento ''un disastro per gli istituti di pena''. … “Questa legge ammazza la Gozzini, cancella la funzione rieducativa della pena". Secondo Gonnella così ''ci si ostina contro i soliti noti: immigrati, tossicodipendenti, piccoli criminali. Questo è un paese dove l'impunità è per i colletti bianchi e la scure per tutti gli altri. Ci chiediamo come farà l'Amministrazione Penitenziaria a gestire questa emergenza. Attendiamo una risposta da chi, come l'onorevole Vitali, rivendica con orgoglio la natura repressiva di questa legge. E non ci vengano a dire che verranno costruite nuove carceri. La Corte dei Conti ha già bocciato il piano di edilizia penitenziaria del Ministero''.
Vieni Signore Gesù
Vieni Signore Gesù, noi ti preghiamo, perché il mondo deve capire che solo se c’è posto per Te, ci sarà posto per tutti gli esseri umani.
Don Bruno Oliviero