Beati voi...
“Beati voi quando mentendo diranno ogni sorta di menzogne contro di voi a causa del mio Nome, rallegratevi ed esultate perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.” (Matteo cap.5)
Costretto
alle dimissioni per le false accuse di una donna.
Ecco
le prove!
Cosa era successo?
Verso la fine di Ottobre 2002 (non ricordo precisamente la data) Il Monsignore ecclesiastico, responsabile del Personale ecclesiastico dell’Arcidiocesi di New York, mi chiamò in Curia perchè voleva parlarmi.
Mi chiese se conoscessi una Signora di nome L.D. Risposi che la conoscevo perché l’avevo incontrata nella Casa di Accoglienza “Abraham House” dove lavorava come Assistente Sociale (Abraham House è una casa di accoglienza per detenuti che accettano di seguire un programma di riabilitazione), nel corso della mia prima visita a New York nel Maggio del 2001.
Immediatamente dichiarai la mia innocenza di fronte ad accuse che reputavo false.
Il mio rapporto con la Signora L.D. era all’insegna della trasparenza e il mio ruolo era di guida e consigliere spirituale.
( klicca su "una cartolina di Natale" per visionarla nell'originale in spagnolo e nella traduzione in Italiano).
Ma esattamente Martedì scorso 4 Febbraio, come ho detto prima, ritornando dal Carcere di Brooklyn trovai una lettera del Vicario Episcopale con la quale mi si ritirava l’autorizzazione per esercitare il sacerdozio nella Diocesi di New York.
Rimasi senza
parole per la gravita della decisione presa dalla Curia senza nessun preavviso.
Chiamai immediatamente il Monsignore al quale manifestai la mia sorpresa nel ricevere quel provvedimento senza averne avuto nessun preavviso. Egli mi disse che aveva cercato di comunicare con me, ma non c’era riuscito e che aveva lasciato dei messaggi. Gli dissi che non avevo ricevuto nessun messaggio (Cosa molto strana perché la Segretaria della Parrocchia mi aveva nel passato sempre lasciato i messaggi nella casella postale che avevo e che controllavo ogni sera.) e che avevo bisogno di vederlo perché avevo ricevuto una lettera dalla Signora L.D. nella quale mi chiedeva perdono, per le false accuse.
Il Monsignore mi disse che potevo
mandargli la lettera attraverso il Fax. Quella lettera sarebbe stata aggiunta al
mio fascicolo, ma mi disse che in ogni caso “Che fossero vere o no, (testuali
parole) le accuse dalla suddetta
Signora, il provvedimento non poteva essere revocato. In più mi si consigliava
di lasciare New York e tornare in Italia”.
Se mi fosse stato permesso di difendermi si sarebbero resi conto che nello stesso periodo in cui questa donna mi accusava in Curia, a me scriveva lettere in cui mi diceva che grazie a Dio e al mio aiuto spirituale riusciva ad affrontare le molte difficoltà che le si presentavano nella vita quotidiana
(klicca su "a me scriveva lettere" per visionare le lettere nell'originale spagnolo)
Cosa dire?
Perdono la Signora in questione e dal più profondo del cuore prego Dio perché anch’Egli la perdoni e la protegga sempre!
Il Card. Michele Giordano di Napoli, dopo aver preso visione della documentazione mi ha dato la sua fiducia presentandomi con una lettera al Direttore del Carcere di Poggioreale come Cappellano. Desidero a questo proposito ringraziare Sua Emin. Il Card. Giordano che sempre mi ha sostenuto con paterna sollecitudine.
Don bruno Oliviero