Back

Cappellano nel carcere di Poggioreale

 

Panorama attuale
 
Carcere di Poggioreale -Na-
 
"Delinquenti" si diventa
 
Testimonianze dal Carcere
 
Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia
 
La  Riforma del Sistema penale
 
Documenti
 
E' sempre possibile!

 

 

 

Nel Febbraio del 2003 ho ricominciato - con il mandato del Cardinale Arcivescovo di Napoli, Card. Michele Giordano, la mia missione come Cappellano  nella Casa Circondariale di Poggioreale, Napoli. All'interno dell'Istituto, dato l'elevato numero di cittadini detenuti, siamo quattro i Cappellani responsabili della pastorale carceraria, oltre alla mia persona rispettivamente: Don Tullio Mengon (Salesiano), Don Gianni de Ronchi (dell'Opera di Don Calabria), e Don Franco Esposito.

La prima riflessione che ti viene subito in mente quando vedi tanti tuoi fratelli vivere in condizioni di vita subumane per presunti reati commessi (nel caso siano veramente colpevoli)  è :  perché mai degli uomini  che sono figli di Dio , liberati dal Figlio di Dio con il suo Sacrificio, siano costretti a inventarsi un'attività criminale per sopravvivere con dignità. 

 

Basta guardare alle cifre per capire che nelle carceri ci restano solo i poveracci: extracomunitari, tossici, gente affetta da disturbi psichici.

Molti non godono dei più elementari diritti umani.

Molti escono più arrabbiati e cattivi di prima.

Tanti non usciranno più perché, anche se in Italia non c’è la pena di morte, muoiono... o perché si suicidano o per la cattiva sanità che anche in carcere fa sentire il suo peso.

Come cristiani davanti a Dio non possiamo non ricordare le parole di ammonimento di Gesù: “ Ero carcerato e mi avete visitato” (Mt.”25,31ss)