E' "fuori di sé"
Nel Vangelo di S. Marco al capitolo terzo si racconta che mentre Gesù si trova a casa di Pietro i suoi parenti vorrebbero che uscisse dalla casa per impadronirsi di lui perché dicevano : "E' fuori di sé" (Mc.3,21).
Perché i parenti pensavano una simile cosa di Gesù? Per capirlo bisogna approfondire gli eventi precedenti e che sono descritti nei primi capitoli del vangelo.
Il più forte
Appena dopo il battesimo ad opera di Giovanni Battista (cfr. Mc. 1,9 ss) come in un crescendo l'evangelista mette in risalto la potenza che si manifestava in Gesù e che faceva esclamare alle folle: "Non abbiamo visto mai niente di simile" (Mc.2,12)
Cosa stava succedendo? In Gesù si manifestava una potenza incredibile che faceva vedere i ciechi, camminare gli zoppi, risuscitare i morti...Gesù era anche più forte delle potenze demoniache tanto che bastava una sua parola per metterli in fuga.
La solidarietà
Tutto questo avrebbe anche potuto far piacere ai suoi parenti, avrebbero anche potuto sentirsi orgogliosi di Lui, ma la cosa che non riuscivano a capire era che Gesù faceva tutto questo...gratuitamente! Non prendeva nessuna ricompensa! Anzi siccome la sua fama si era diffusa in tutta la regione, veniva gente da tutti i luoghi nella speranza di essere guariti dalle loro infermità tanto che sia Gesù che i suoi discepoli non avevano più nemmeno i tempo di mangiare (cfr. Mc.1,45. 6, 30 -32)
Amico dei delinquenti e delle prostitute
Non solo. Quello che più li stupiva e che li faceva diagnosticare una sorta di infermità mentale era l'abitudine che Gesù aveva di frequentare compagnie dubbie: pubblicani, peccatori, delinquenti e prostitute.
E anche se Lui stesso aveva risposto, a coloro che gli avevano domandato il perché di quella scelta, che erano i malati che avevano bisogno del medico e non i sani e che Lui era venuto a chi-amare i peccatori (cfr. Mc.2,17), i parenti si stavano convincendo sempre più che Gesù era matto tanto che si erano recati a casa di Pietro e volevano impadronirsi di lui perché dicevano: " E' fuori di sé" ( Mc.3,20)
Follia d'amore
Dopo un'analisi imparziale del Vangelo dobbiamo effettivamente concludere anche noi che davvero Gesù era "pazzo" ...pazzo d'amore!
Come è importante per la generazione del terzo millennio questa "follia" che fa "uscire fuori di sé" quanti "sani" chiusi dentro se stessi, prigionieri nel carcere del loro egoismo! Incapaci di guardarsi attorno per "vedere" le sofferenze dei fratelli, tutti occupati nella ricerca dei loro interessi, del loro tornaconto, pronti a tutto pur di vedere accresciuto il loro conto in banca, tutti preoccupati della loro "sicurezza" pronti ad alzare "muri" di difesa contro quella parte di umanità affamata che potrebbe mettere in pericolo la loro ricchezza. E se questa umanità si dovesse ribellare contro lo strapotere dei "sani" di mente? E' pronto l'esercito, sono pronte le prigioni per ridurre a più miti consigli i "facinorosi"...Una sanità questa che moltiplica gli zoppi, i ciechi, i morti fisici e i morti "dentro"
I nemici di Gesù festeggiarono e pensarono di aver risolto il "Caso Clinico" chiamato Gesù quando lo appesero a una croce... Si resero conto solo dopo tre giorni che Gesù era più vivo e più "fuori di sé" di prima e che la sua "follia" era...contagiosa...In trecento anni la follia di Gesù conquistò l'Impero romano.
Una follia che da' la vita
Continua ad effondere la tu follia Gesù anche nei nostri tempi, liberaci dalla prigione del nostro egoismo perché ancora oggi i ciechi vedano gli zoppi camminino, i morti risuscitino, ai poveri venga annunciata la liberazione e ai poveri venga annunciata la buona Notizia .